da Libra | Set 20, 2021 |
Prison of Peace: la storia del Programma Nel 2007, Susan Russo – un’ergastolana della Valley State Prison for Women in Chowchilla, California, USA – invia lettere a tutti i mediatori della California sottolineando la quotidianità e molteplicità dei comportamenti violenti nei penitenziari e il proprio personale impegno e volontà di cambiamento. La lettera di Susan rimane senza risposta fino al 2009 quando Laurel Kaufer, mediatrice professionista e di Douglas E.Noll, ex avvocato e mediatore, rispondono alla sua chiamata e danno vita al progetto Prison of Peace (PoP). Diversi Istituti degli Stati Uniti hanno proposto il programma alla popolazione detenuta traendone benefici in termini di abbassamento degli agiti violenti (https://www.prisonofpeace.org/measuring-effectiveness). In Europa il programma è attualmente presente in Grecia in 12 penitenziari. La situazione delle carceri italiane, com’è noto, è stata più volte attenzionata e sanzionata dalla Corte Europea, in particolare per quanto riguarda il sovraffollamento e le condizioni di vita dei detenuti. Tali condizioni portano inevitabilmente all’inasprimento delle tensioni e all’aumento dell’assunzione di comportamenti violenti. Sito PoP Italia Sito PoP Usa Cosa vogliamo fare Prison of Peace è pensato per chi vive quotidianamente situazioni di violenza insegnando metodi non-violenti di risoluzione dei conflitti e promuovendo lo sviluppo delle capacità empatiche. Il percorso si sviluppa attraverso più livelli: Cosa stiamo già facendo A settembre 2021 Prison of Peace sbarca a Mantova, per la prima volta in Italia. Dr. Dimitra Gavriil, Direttrice del Programma Europeo ha tenuto un workshop di quattro giornate durante il quale ha formato gli operatori di Libra al primo livello “Circle Keeper” che verrà implementato in via sperimentale all’interno della Casa Circondariale di Mantova. Il primo tassello...
da Libra | Ago 29, 2019 |
VICToRIIA | Best Practices in Victims’ Support: Referrals, Information, Individual Assessment VICToRIIA è un progetto europeo che si rivolge alle Forze dell’Ordine, alle Organizzazioni di Supporto Vittime, agli Avvocati e all’Autorità Giudiziaria, al fine di garantire servizi di protezione e supporto di qualità alle vittime di reato e la più ampia disseminazione delle buone pratiche individuate a livello nazionale ed europeo. Le vittime di reato hanno una serie di bisogni fondamentali – riconoscimento e trattamento dignitoso, protezione, assistenza, accesso alla giustizia – ognuno dei quali si basa sull’accesso alle informazioni sui diritti ed i servizi loro spettanti. Nonostante i passi avanti sul piano normativo, si riscontrano ancora oggi problemi connessi alla salvaguardia dei diritti delle vittime e alla garanzia di un appropriato supporto generale. I partner del progetto VICToRIIA hanno individuato dei bisogni specifici nel fornire servizi di assistenza alle vittime. In particolare: Mancanza di efficaci e coordinati meccanismi di rinvio a livello nazionale e/o locale delle vittime dalle Forze dell’Ordine alle Organizzazioni di Supporto; Carenza di strumenti validati di valutazione dei bisogni delle vittime individualizzati per rispondere nel modo più idoneo alle specifiche esigenze di ciascuna vittima; Mancanza di una mappatura dettagliata sui Servizi di Supporto esistenti; Variabilità dell’entità e della gamma di informazioni fornite alle vittime. REPORT EUROPEO European Report on Best Practices in Victims’ Support: Referrals, Information, Individual Assessment, READ MORE REPORT ITALIANO Italian Report on Good Practices in Victims’ Support: Referrals, Information, Individual Assessment, READ MORE Due obiettivi principali Per rispondere a tali bisogni, VICToRIIA si prefigge di: Garantire che tutte le vittime di reato in Lituania, Romania, Italia e Portogallo abbiano accesso a servizi...